direzione lavori strutturale | direttore dei lavori strutturale, cantiere, cemento armato, nuove costruzioni, ristrutturazione
cantiere

DIREZIONE LAVORI
STRUTTURALE
STRUTTURALE
La direzione lavori strutturale viene svolta dal direttore dei lavori delle opere strutturali.
Il Direttore dei Lavori strutturale ha l'incarico, affidato dal Committente, dell'alta sorveglianza dei lavori, da svolgere con visite nel numero necessario ad esclusivo giudizio dell'ingegnere emanando le disposizioni e gli ordini per l'attuazione dell'opera progettata nelle sue varie fasi esecutive e sorvegliandone la buona riuscita, della emanazione, al costruttore, delle disposizioni e degli ordini necessari affinchè l'opera venga realizzata in conformità al progetto strutturale e ne sia assicurata la buona riuscita.
Nel contratto di appalto privato il Direttore dei Lavori strutturale assicura che l'opera venga eseguita secondo le indicazioni fornite dal progettista. Tale compito è molto delicato e complesso perchè, anche a fronte di un progetto dettagliato e completo, si devono comunque risolvere problemi ed imprevisti dati dalle numerose aleatorietà presenti in cantiere che non possono essere tutte definite in fase di progetto.
Per opere di ordinaria importanza si possono elencare alcuni punti di verifica delle principali fasi di lavorazione. In particolare si dovranno verificare che le caratteristiche geotecniche del terreno di posa delle fondazioni corrispondano ai dati di progetto definiti dalle indagini in sito. Infatti può accadere che durante gli scavi di sbancamento vi siano zone con caratteristiche geotecniche che possono essere peggiori o migliori da quelle ipotizzate. Nel caso di fondazioni su pali si verificherà la effettiva portata degli stessi con prove di carico. Si deve prestare molta attenzione ai cigli degli scavi che, ad esempio, in caso di forti piogge, possono mutarne rapidamente le caratteristiche geotecniche e di conseguenza le condizioni di stabilità.
La corretta esecuzione dei casseri consente di avere la certezza sulle dimensioni degli elementi strutturali e nel caso di getti con "faccia a vista" le superfici e le giunzioni dei casseri devono essere particolarmente curati e di conseguenza eseguiti da personale qualificato. Il disarmo dei casseri deve avvenire per gradi in modo da evitare eventuali azioni dinamiche. La decisione sui tempi di disarmo è lasciata al giudizio del direttore dei lavori il quale deve comunque garantire una maturazione del calcestruzzo in modo tale da ottenere una resistenza prossima a quella di calcolo.
Prima di ogni operazione di getto, si deve verificare che le barre di armatura abbiano le caratteristiche prescritte dal progettista, che siano posizionate correttamente e che il copriferro di progetto, in particolare per strutture in ambiente aggressivo o con prescritta classe di resistenza al fuoco, sia rispettato mediante l'uso di idonei distanziatori.
Durante le fasi di getto delle strutture si deve verificare che il calcestruzzo abbia il corretto rapporto acqua/cemento ed una adeguata lavorabilità in base alle eventuali prescrizioni del progettista.
Obblighi del direttore dei lavori: Prelievo di provini e controlli di accettazione
Durante l'esecuzione delle strutture, è obbligo del Direttore dei Lavori strutturale prelevare campioni di calcestruzzo e acciaio per armature, soprattutto quelle volte in cui variazioni di qualità dei costituenti l'impasto possano fare presumere una variazione di qualitàdel calcestruzzo stesso.
Il prelievo dei provini per il controllo di accettazione va eseguito alla presenza del Direttore dei Lavori oppure di un tecnico di sua fiducia redigendo l'apposito verbale. I provini dovranno essere contrassegnati, mediante sigle ed etichettature indelebili, in modo da poter verificare che i provini inviati per le prove ai laboratori ufficiali, siano quelli da lui effettivamente prelevati in cantiere.
La domanda di prove al laboratorio ufficiale dovrà essere sottoscritta dal Direttore dei Lavori strutturale e dovrà contenere precise indicazioni sulla posizione delle strutture interessate da ciascun prelievo.
Se una prescrizione del controllo di accettazione non risulta rispettata, occorre procedere ad un controllo teorico e/o sperimentale della sicurezza della struttura interessata dal quantitativo di conglomerato non conforme, sulla base della resistenza ridotta del conglomerato, ovvero ad una verifica delle caratteristiche del conglomerato messo in opera mediante le prove complementari ove esistessero o con prelievo di provini del calcestruzzo indurito messo in opera (es. carotaggi) o con l'impiego di altri mezzi d'indagini.
Ove ciò non fosse possibile, ovvero i risultati da tale indagine non risultassero tranquillizzanti, si potrà declassare l'opera, eseguire lavori di consolidamento ovvero demolire l'opera stessa.
I controlli "di accettazione" sono assolutamente obbligatori ed il Collaudatore è tenuto a controllarne la validità ove ciò non fosse, il Collaudatore è obbligato a far eseguire delle prove che attestino le caratteristiche del conglomerato, seguendo la medesima procedura che si applica quando non risultino rispettati i limiti fissati dai controlli "di accettazione".
Le prove complementari si eseguono per stimare la resistenza del conglomerato ad una età corrispondente a particolari fasi di costruzione "precompressione, messa in opera" o condizioni particolari di utilizzo a temperature eccezionali, ecc... Le prove complementari non potranno essere sostitutive dei controlli "di accettazione" riferiti ai provini confezionati e maturati.
Tali tipi di prove sono utili al Direttore dei lavori strutturale per dare un giudizio sul conglomerato ove questo non rispetti il controllo di accettazione.
In merito agli acciai per cemento armato e da carpenteria, la circolare 16 luglio 1962, n. 36105 con riferimento alle nuove norme relative alle opere in cemento armato normale, precompresso ed alle strutture metalliche di cui al D.M. 14 febbraio 1992, norme entrate in vigore il 18 luglio 1992, sottolinea che a decorrere da tale data non è più consentita la produzione di acciai strutturali non qualificati all'origine. E' esclusa, quindi, la facoltà di utilizzare, rispetto alle norme del 1985, acciai non controllati in stabilimento e sottoposti ai soli controlli in cantiere.
La fornitura delle barre di acciaio in cantiere deve essere accompagnata da certificati di origine controllata degli stabilimenti da cui provengono e la provenienza dei ferri può essere preventivamente controllata dal Direttore dei Lavori strutturale attraverso il marchio posto su tutte le barre di ferro il quale deve corrispondere a quello del certificato accompagnatorio.
Nel caso in cui il direttore dei lavori ritenga che si debbano effettuare delle varianti al progetto originale per cause non previste dal progetto o per errate valutazioni a monte dello stesso, deve avvertire con una relazione tecnica il committente, il progettista architettonico e strutturale il quale provvederà a fornire le necessarie indicazioni progettuali per la corretta esecuzione dell'opera.
Il Direttore dei Lavori, stabilito che un'opera è stata eseguita senza la richiesta perizia o con materiali diversi da quelli prescritti, può imporne la demolizione ed il rifacimento. A tale ordine l'appaltatore non può sottrarsi e non può pretendere un compenso per il maggiore lavoro richiesto.
Quando il Direttore dei Lavori riconosca carenze nell'esecuzione, che non pregiudichino in modo drastico l'opera e non inficino la sicurezza del manufatto nel suo complesso, può disporne l'accettazione, previo opportuno declassamento strutturale.
Il Direttore dei Lavori strutturale, a strutture ultimate, depositerà una relazione, in duplice copia sull'adempimento dei suoi obblighi, contenente:
- i certificati delle prove sui materiali impiegati emessi da laboratori ufficiali autorizzati;
- una relazione per le opere in conglomerato armato precompresso, ogni indicazione inerente alla tesatura dei cavi e ai sistemi di messa in coazione;
- una relazione sull'esito di eventuali prove di carico, allegando le copie dei relativi verbali firmate per copia conforme.
Delle due copie della relazione a struttura ultimata, una sarà conservata agli atti dall'Ufficio competente e l'altra, con l'attestazione dell'avvenuto deposito, sarà restituita al Direttore dei Lavori strutturale che provvederà a consegnarla al Collaudatore unitamente a tutti gli atti progettuali.
Lo studio BRIZIO POLITANO & ASSOCIATI, si occupa della direzione lavori strutturale per lavori relativi a nuove costruzioni, sopraelevazione, ampliamento, recupero ai fini abitativi del sottotetto, ristrutturazione, manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro facciata, manutenzione facciata, manutenzione tetto, ripassamento tetto.