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ACCATASTAMENTO FABBRICATI
La procedura di accatastamento fabbricati consiste nell'esecuzione di tutte quelle operazioni catastali dirette a denunciare ed iscrivere al catasto un fabbricato urbano.
L'accatastamento fabbricati è presentato da uno dei proprietari, con una pratica divisa in due fasi; la prima è l'introduzione in mappa al catasto terreni (mediante l'ausilio della procedura PREGEO), la seconda è la denuncia di fabbricato urbano (mediante l'ausilio della procedura DOCFA) al catasto fabbricati.
Mediante l'accatastamento fabbricati un fabbricato viene prima introdotto nel foglio di mappa terreni (estratto di mappa), individuando la sagoma del fabbricato nel lotto di terreno, la particella che prima era un terreno viene portata al catasto fabbricati.
A seguito dell'inserimento in mappa ed il passaggio della particella al catasto fabbricati, viene redatta la planimetria catastale per ogni singola unità immobiliare, eventualmente anche un elaborato planimetrico che occorre per individuare l'ubicazione delle singole unità immobiliari, un elenco subalterni che fornisce la descrizione di ogni unità immobiliare, l'intestazione catastale, ed alcuni modelli descrittivi delle unità immobiliari che, unitamente alle planimetrie catastali, occorrono per provvedere ad attribuire il classamento, la consistenza catastale, la superficie o la cubatura e la rendita catastale corrispondente.
Con le nuove procedure di accatastamento fabbricati il proprietario, unitamente al tecnico redattore della pratica, propone al catasto la rendita catastale; l'Agenzia delle Entrate - Territorio (catasto) la approva direttamente all'atto della presentazione, oppure la accetta, riservandosi di modificarla entro un anno della presentazione della pratica catastale.
Per essere censite al catasto fabbricati le unità immobiliari richiedono una pratica di accatastamento, redatta da un tecnico professionista abilitato alla libera professione, che si esegue in due fasi principali: la prima è l'introduzione nella mappa catastale del fabbricato, mediante rilievo topografico del lotto, e di almeno tre punti fiduciali di appoggio; la seconda è la presentazione della pratica DOCFA (documenti fabbricati), in cui il tecnico assieme al proprietario propongono al catasto il classamento delle nuove unità immobiliari urbane, mediante la compilazione di appositi modelli catastali digitalizzati dal software DOCFA. Il catasto, in seguito, può accettare e concludere le fasi di accatastamento o accettare con riserva di modificare il classamento entro un anno.
Il frazionamento terreni è una procedura con la quale si mira a dividere in più particelle una singola particella di terreno. Le ragioni per le quali si attua questa procedura possono essere di diversa natura. Possono essere economiche, in modo tale da ottenere un guadagno in seguito al frazionamento, oppure possono essere la risultante di disposizioni testamentarie per cui più soggetti sono nominati eredi di un unico bene il quale deve essere diviso per soddisfare tutti gli aventi causa.
Il tecnico incaricato provvede all'esecuzione del frazionamento terreno con l’ausilio della procedura PREGEO.
Se si manifesta l’intenzione di edificare sui lotti è possibile frazionare il terreno in particelle più piccole. In ogni caso occorre l’autorizzazione del comune presso il quale è ubicato il terreno. A seguito dell'esecuzione del rilievo topografico verranno evidenziate tutte le nuove misure ed i nuovi confini. Gli elaborati che identificano le nuove particelle vengono depositate al comune di competenza che deve approvarne la composizione al fine di evitare lottizzazioni abusive. Ottenuta l’approvazione la nuova mappa viene depositata all’Agenzia delle Entrate - Territorio (catasto).
I tecnici dello studio BRIZIO POLITANO & ASSOCIATI (geometra, ingegnere ed architetto) sono abilitati per svolgere pratiche di frazionamento terreni.
